Mezzo di trasporto: zaino

Difficoltà: T

Dislivello:350 MT.

Tempo di percorrenza:2 ½ totali a/r

Periodo consigliato: Tutto l’anno {bonckometeo}3088{/bonckometeo}

Descrizione itinerario: Dal capolinea del bus si prende la sterrata che sale a destra dell’istituto Don Orione e la si segue sino al secondo bivio a destra che seguiamo per giungere in breve all’ingresso principale di Forte Forte Monte RattiRichelieu, Forte Richelieu, dal nome del Maresciallo di Francia Armand Duplessis de Richelieu, comandante dell'esercito francese in Liguria, un sentiero aggira le mura le mura sulla destra e continua sul crinale tra i resti di fortificazioni dell’ultima guerra sino ad arrivare a picco sopra un cava di cemento in disuso, a questo punto non ci resta che tornare verso sud percorrendo il ramo del sentiero che obliqua scendendo a destra tornando alla sterrata abbandonata poc’anzi. Giriamo a destra e proseguiamo sino al cancello della cava , ne attraversiamo il piazzale sul lato sinistro sino ad incontrare la strada sterrata che porta al forte ,evidenziata da alcuni massi messi ad ostacolare il passaggio dei fuoristrada, la seguiamo prendendo a destra a tutti i bivi per giungere dopo alcuni tornanti in parte all’ombra degli alberi al Forte Ratti.

Accesso stradale: Dalla stazione di Genova Brignole dirigersi verso nord per Via Canevari, si passa il sottopassaggio della ferrovia e al primo semaforo di gira a destra per il ponte di S.Agata si attraversa P.zza Mazoni e si procede per via Paolo Giacometti, via Filippo Casoni e Via Giovanni Torti sino a girare a sinistra per Via Donghi la si segue tutta sinché diventa Via Berghini ed infine Via Camaldoli giunti al temine della quale parte il percorso {mosmap ||lat='44.419912'|lon='8.985797'}

Osservazioni: Sia questo itinerario che il n. .8 percorrono parte delle sistema di fortificazione edificForte Richelieuato nel tempo a difesa della città. Può essere percorso tutto l’anno e offre un ottimo panorama sulla costa da Punta Chiappa a circa Savona. Purtroppo la cava rovina un po’ il paesaggio. Forte Ratti, dalla mole imponente, composto da due ali divise da un corpo centrale quasi interamente visitabile sorge in unop dei più importanti punti panoramici della città.e conserva una certa atmosfera così da poter essere definito un ottima meta per i bimbi un po’ più grandicelli che possono percorrere in autonomia buona parte del percorso e apprezzare l’aspetto “bellico” della gita. A titolo di cronaca sia questo itinerario che il n.8 possono essere percorsi interamente in mountain bike.

350 MT

Mezzo di trasporto: zaino

Difficoltà: T

Dislivello:550 MT. Ca.

Tempo di percorrenza:.3 ore totali a/r

Periodo consigliato: Tutto l’anno {bonckometeo}3088{/bonckometeo}

Descrizione itinerario: Lasciata l’auto nel piazzale si prosegue in salita per la strada asfaltata, al primo bivio si prende a destra sino a quella che era l’entrata principale di Forte Sperone. Passato il “ponte levatoio” si procede a sinistra sino ad incontrare una scalinatForte Diamantea discendente al termine della quale si prende destra per passare attraverso una breccia  nel muraglione di cinta che ci porta alla sterrata che sale verso forte Puin. A una breve salita segue un tratto in leggera discesa al termine della quale si può scegliere se girare a destra e aggirare forte Puin tramite, un panoramico sentiero a mezzacosta lato mare, che ci riporterà in breve sulla sterrata principale poca più avanti, o lasciarselo sulla destra e proseguire. Il percorso torna a salire dolcemente sino ad una diramazione di cui seguiamo il lato sinistro per giungere cosi a forte Fratello Minore ancora in discrete condizioni. Tornando sui nostri passi prendiamo il sentiero che sale sulla collinetta alla nostra sinistra dove sorgeva forte Fratello Maggiore, una torre a pianta quadra demolita in epoca fascista. Attraversiamo lo spiazzo occupato una volta dalla piccola fortificazione scendiamo sul lato opposto in direzione, del ben visibile Forte Diamante, che sorge sull’omonimo Monete Diamante, che raggiungiamo percorrendo i caratteristici tornanti che ne costituivano la via d’accesso principale. Lasciamo il forte alla nostra sinistra per scendere sul crinale sino a raggiungere il Colle di Trensasco (trattoria “La baita del Diamante”); qui prendiamo la sterrata a destra che in circa 1 ora  (5km) ci riporta senza ulteriori salite al punto di partenza.

Accesso stradale:Dalla stazione di Genova Brignole dirigersi verso nord per Via Canevari, si passa il sottopassaggio della ferrovia lasciato alle spalle il semaforo all’altezza del ponte di S.Agata si tiene la destra e al primo bivio si gira per tornare verso sud prendendo a destra per C.so Monte Grappa al semaforo sopracitato. Passtato il terzo tornante di C.So Montegrappa si gira a sinitra per Via Mura dello Zerbino, si passa P.zza delle Zerbino e si prende sulla destra Via alla stazione Per Casella, si procede per Via Mura di S. Bartolomeo e Via carso termina la quale si prende a destra Via Peralto sino ad un evidente parcheggio in parte sterrato sulla destra.{mosmap ||lat='44.43557250035739'|lon='8.932110071182251'}

Osservazioni: Questo è stato uno degli itinerari di collaudo materiale e bimbo che abbiamo maggiormente frequentato. Non presenta alcuna diffForte Sperone prima tappe del nostro itinerarioicoltà e può essere accorciato in mille modi. Per tutto il percorso che segue lo spartiacque tra Val Bisagno e Val Polcevera il panorama sulla costa è bellissimo, nelle belle giornate invernali è possibile vedere i profili di Corsica e Isola d’Elba, e da Forte Diamante, punto più elevato del sistema di fortificazioni costruito a partire dal 1756 sui resti di un'antica rocca difensiva della quale si hanno notizie a far data dal 1478, con un po’ di fortuna di arrivano a vedere Monte Rosa e Cervino. Non ci sono grossi problemi per la soste, all’interno della cinta muraria di forte Fratello Minore, costituito da una torre centrale di età napoleonica, opera del governo piemontese e valorizzato nel 1815 da un recinto murario nonché da un fossato. e Forte Diamante e’ possibile trovare anche un discreto riparo dal vento e/o sole a secondo delle necessità. Sulla strada del ritorno, 1 km circa dopo il Colle di Trensasco pochi metri prima di un evidente canale di scolo delle acque in cemento vi è una scala sulla sinistra che scende ad una “fontanella a manovella” dove anche nelle giornate più calde si può avere dell’acqua fresca. Poco oltre poi all’ombra dei pini vi sono dei tavoli dove poter programmare il picnic.

Nono so se questo itinerario può giustificare un viaggio a Genova, essendovi molto affezionato non so essere obiettivo, certamente per chi dovesse trovarsi in zona è un ottima meta per vedere Genova dall’alto, passare la giornata all’aria aperta e sgranchirsi le gambe. Non ci sono poi periodi dell’anno in cui non si possa effettuare salvo giornate particolarmente ventose o calde, e anche in queste .scegliendo l’ora più adatta il percorso e spesso fattibile. Oltre i punti sopracitati un’area picnic attrezzata si trova in corrispondenza del parcheggio e può essere una buona utilizzarla idea per chi volesse effettuare il percorso nel pomeriggio.